Qualità che distingue un suono dall’altro in base alla sua frequenza. A livello globale, l’organizzazione dei suoni secondo ritmi e altezze determinate produce fatti sonori (melodie) molto spesso utili alla comunicazione interculturale. Ciò si realizza grazie all’indubbio potere psicologico dei suoni che riescono a produrre significati universalmente comprensibili al di fuori del linguaggio verbale. Nell’ambito della tradizione greco/giudaica l’organizzazione e successione dei suoni in altezze determinate diede vita a quell’incredibile e affascinante speculazione sui fatti melodici e l’effetto etico che producevano (melo/ethos) che ritroveremo più avanti nella tradizione rinascimentale del madrigale e in seguito nel melodramma. Anche essi rappresentano un altissimo livello di comunicazione interculturale dal momento che la stessa tradizione greco/giudaica poggiava le sue basi sulle precedenti esperienze persiane ed egiziane.