|2007-2009| Un’analisi del contributo che il volontariato può offrire alla gestione del patrimonio culturale in una logica di cittadinanza attiva.

I volontari operano in tutti i settori della società e in tutti i Paesi europei con un numero in costante aumento. Il loro ruolo non è da considerarsi come semplice sostitutivo di figure professionali retribuite: per molteplici motivi assume infatti una connotazione socialmente più rilevante. Il volontariato è considerato un importante strumento per la crescita professionale e personale dell’individuo, un mezzo fondamentale di inclusione e integrazione sociale e un potente stimolo per una cittadinanza attiva e responsabile.
Le istituzioni culturali, i musei in particolare, hanno subìto cambiamenti radicali negli ultimi anni: essi si trovano a doversi confrontare con un pubblico nuovo e sempre più vasto, ad adottare strumenti comunicativi e strategie interpretative diverse da quelle utilizzate in passato, a promuovere coesione sociale e a svolgere attività di mediazione culturale. È indubbio, quindi, che il loro ruolo di produttori di servizi per i cittadini e la loro funzione sociale siano molto più evidenti. In questo contesto, anche le professioni all’interno dei musei stanno cambiando rapidamente.
Tutto ciò si riflette anche sul ruolo e sulle funzioni dei volontari all’interno dei musei.
Proprio dalla consapevolezza dell’importanza del fenomeno a livello europeo e dall’interesse ad analizzarlo più approfonditamente nasce Volunteers for Cultural Heritage (VoCH), progetto finanziato all’interno del Programma Europeo Lifelong Learning Grundtvig. Per cogliere appieno il contributo che il volontariato può offrire alla gestione del patrimonio, infatti, vanno attuati interventi miranti a integrare in modo appropriato le attività che competono al personale in organico, con quelle svolte dai volontari, alla cui crescita professionale e personale il museo può contribuire significativamente in una logica di cittadinanza attiva.
Il progetto prevede un’indagine di sfondo a livello europeo su consistenza e caratteristiche del volontariato nel settore dei beni culturali e dei musei in particolare; un’indagine specifica del fenomeno a livello italiano, volta a individuare le diverse tipologie di volontari per studiarne modalità adeguate di reclutamento, motivazione, gestione e riconoscimento/accreditamento; l’identificazione di buone pratiche e studi di caso significativi nel settore; lo sviluppo di corsi di formazione rivolti ai volontari e ai loro coordinatori all’interno delle istituzioni in Austria e in Slovenia. 
I risultati di “Volunteers for Cultural Heritage (VoCH)” sono diffusi attraverso pubblicazioni e conferenze e seminari.
Con ECCOM, i partner del progetto VoCH sono Slovenian Museums Association (Slovenia) come capoprogetto, Istituto Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna (Italia), Museo del Tessuto di Prato (Italia), Amitié (Italia), MUSIS – Association for supporting museums and private collections in Styria (Austria), Manchester Museum (UK), EMF European Museum Forum Trust (UK). 

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IBC - Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali
Fondazione Museo del Tessuto di Prato
Amitié
EMF- European Museum Forum
Manchester Museum
Slovenia Museum Association
MUSIS – Association for supporting museums and private collections in Styria

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