|2019-2020| Percorsi dedicati a detenute e detenuti dell’Istituto di Pena Minorile di Casal del Marmo e altri giovani che rientrano nei programmi di messa alla prova e in affidamento in prova al Servizio sociale, per rinforzare le loro competenze, orientarli e supportarli nel percorso di reinserimento sociale.

Vincitore del “Bando Inclusione sociale attiva” della Regione Lazio, con Io e il mio posto nel mondo ECCOM elabora percorsi tematici ed esperienziali per il reinserimento sociale di 12 detenuti di età tra i 16 e 24 anni, residenti nell’Istituto di Pena Minorile di Casal del Marmo a Roma e per giovani in periodo di messa alla prova e affidamento in prova.
Seicento ore organizzate in una prima fase di orientamento individuale e collettivo e in una seconda fase per lo sviluppo di un progetto individuale, durante le quali i ragazzi sono coinvolti in laboratori di narrazione, di biologia, agricoltura sociale, giardinaggio, incontri dedicati all’arte, alla musica, all’ascolto guidato e alla composizione musicale, financo al cibo, alla cucina ed alle loro funzioni socioculturali e lavorative, oltreché fisiologiche. Numerosi i momenti di dibattito e confronto sui diritti e doveri di cittadinanza e legali, sulle Istituzioni che accompagnano la vita civile e sociale. A loro è rivolto anche un corso di storyelling digitale, che permette di esprimere storie e significati personali, emozioni, creatività inespresse e di acquisire competenze comunicative e potenzialmente lavorative. Particolare attenzione viene dedicata alla conoscenza di sé con un approccio multidisciplinare, che include oltre alle conoscenze di base della costituzione umana naturale e culturale, anche la definizione di desideri, preferenze, aspirazioni, abilità da esplicitare, forme di comunicazione, relazioni sociali, inclinazioni lavorative.
La multidisciplinarità del progetto diventa occasione per dare spazio ed approfondire interessi e potenzialità di ogni ragazzo, che viene affiancato e sostenuto nel percorso di ricostruzione dell’autostima –propedeutico al suo reinserimento nella società– da vari professionisti (educatori, psicologi, esperti in problemi sanitari, sociologi, formatori scientifici, naturalisti, musicisti, ecc.) e dall’ampiezza e dalla valenza formativa delle esperienze che vengono proposte.
I laboratori sono integrati da visite tematiche di approfondimento in luoghi della cultura, palazzi della legge, aree di interesse naturalistico, musei, centri di vita civile, ma anche contesti di interesse professionale, come centri di ristorazione e di cucina, di giardinaggio, ecc. Queste esperienze esterne e “sul campo” sono una prerogativa unica di questo progetto; esprimono un notevole valore pedagogico ed esperienziale, in quanto sollecitano nuovi interessi, idee e visioni; aprono gli orizzonti di conoscenza e mettono a confronto questi ragazzi generalmente cresciuti senza esperienze educative e formative di base- con le realtà che dovranno affrontare rientrando nelle comunità di appartenenza. Il lavoro in gruppo, fuori dall’Istituto di pena e dai Centri consueti, arricchisce enormemente le relazioni intra-gruppo e con gli operatori; rinforza la fiducia dei ragazzi; promuove socializzazione e collaborazione. 

Regione Lazio

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Silvia Pietrapertosa
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Maria Francesca Guida

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