|2019| Percorso rieducativo e di recupero emozionale e sociale per le detenute dell’Istituto di Pena Minorile di Casal del Marmo.

Dal giardino alla natura nasce con l’obiettivo di contribuire alla formazione ed al recupero sociale di giovani detenute, attraverso attività culturali e pratiche capaci di far insorgere interessi e motivazioni, di incrementare  alcune competenze chiave (ad esempio linguistiche, scientifiche, sociali e civiche, di consapevolezza ed espressione culturale, di cittadinanza) e di offrire momenti di benessere, rilassamento, relazione sociale positiva, di creatività, attraverso  attività laboratoriali che includono tematiche e osservazioni scientifiche, performance artistiche, lavoro di gruppo, tecniche/momenti di rinforzo individuale e sociale inclusi canto e danza collettivi. Il progetto fornisce anche un modello di relazione e di offerta formativa applicabile nel percorso scolastico carcerario spesso scarsamente motivante e povero ed infine offre un percorso orientativo e motivante ad un cambiamento di prospettiva esistenziale. Il tema del giardino è infatti generalmente molto coinvolgente, ricco di implicazioni storiche, estetiche, culturali e risvolti creativi; richiama alla bellezza, all’arte ed al rapporto umano con gli elementi naturali. I laboratori vengono condotti con un approccio sperimentale, portando fiori, piante, animali da osservare e studiare, ma anche da utilizzare come stimolo per riflettere su se stessi, come memoria di tradizioni e altre conoscenze, come ispirazione a performance di danza e canto collettivi, come momenti di socializzazione. Sono effettuate osservazioni scientifiche, commenti letterari, esperienze a metà tra arte e scienza. In accordo con il corpo docente, sono effettuati anche laboratori sull’uso delle piante nell’alimentazione e il cibo, particolarmente utili nella formazione di queste giovani, alcune delle quali sono già madri. I laboratori hanno approccio trasversale ed offrono momenti di grande socialità e scambio. Risorse per attività artistiche vengono messe a disposizione delle ragazze per creare una serie di “opere d’arte”, sia osservando elementi naturali, sia ispirandosi ad opere  celebri, sia seguendo la propria creatività e fantasia. Le attività proposte hanno un effetto potente sul loro interesse e sulle loro competenze; coinvolgono intensamente e creano momenti di dialogo e legame sociale rari nelle condizioni del carcere. Tuttavia, Il progetto consegue un riscontro positivo anche sulle Insegnanti, che dichiarano un incremento delle loro conoscenze, ma anche di vivere esperienze che permettono di conoscere meglio le ragazze e di rivelare potenzialità sconosciute. Per il personale di sorveglianza (costantemente in tensione e con pochi spazi di rilassamento) i laboratori costituiscono una opportunità di osservare sotto altri punti di vista le ragazze detenute ed anche (addirittura) di vivere con loro esperienze creative; alcune delle opere prodotte, infatti, sono realizzate dal personale di sorveglianza e/o in collaborazione con le ragazze detenute.

Otto x Mille Chiesa Valdese

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Gruppo di lavoro

Elisabetta Falchetti
Andrea Iuli
Angela Pelosi
Gloria Guida
Flaminia Tranchida
Martina Caroleo

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